Metro Catania, frequenze e orari insufficienti

Sabato 8 giugno 2024, ore 10:00 circa, treno metro in arrivo a Borgo da Nesima, diretto a Stesicoro. La situazione è quella che vediamo nella foto di copertina: centinaia di persone stipate. Si potrebbe dire che è un’immagine “normale” in una metropolitana, ma nel nostro caso non lo è, considerando che siamo di sabato (quando l’utenza dei lavoratori è fortemente ridotta) e, soprattutto, considerando che è una diretta conseguenza della qualità del servizio offerto, che potrebbe e dovrebbe essere migliore.

La scarsa frequenza del sabato (corse ogni 15 minuti), unita a un evento cittadino importante quale EtnaComics, fa sì che questa sia la situazione a bordo dei treni, non certo ottimale.

Già in condizioni normali, pur in assenza di eventi, i 15 minuti non sono più una frequenza adeguata, se non in tarda serata o in alcune fasce orarie domenicali.
In aggiunta, la mancata configurazione dei treni a quattro casse, che permetterebbe il doppio dello spazio (e quindi il doppio della capacità) per l’utenza, non è mai stata utilizzata da Fce per il servizio passeggeri, anche a causa della conformazione delle banchine adottata a Stesicoro.

Con ben 15′ di intertempo tra una corsa e l’altra, inoltre, basta un ritardo o, peggio, una corsa saltata per generare attese inaccettabili e avere treni stipati.

Con l’imminente apertura di Fontana e Monte Po, com’è ovvio, l’utenza crescerà ulteriormente. Però non risulta che, almeno inizialmente, ci saranno miglioramenti né nell’orario di esercizio, né nelle frequenze, il che va a discapito del servizio e della potenziale domanda generata.

Attualmente la metropolitana di Catania è aperta tutti i giorni dalle 6:40 (dalle 8:30 nei giorni festivi) alle 22:30. L’orario di apertura è piuttosto tardo, in relazione alle esigenze di orario e spostamento di molti, mentre l’orario di chiusura, che si potrebbe ritenere accettabile da lunedì a giovedì, è assolutamente inadeguato nel fine settimana, anche alla luce della soppressione del metro shuttle notturno che, almeno, offriva una valida alternativa sino alle 2 del mattino. Le frequenze, invece, sono di corse ogni 10 minuti da lunedì a venerdì, dall’apertura sino alle 15:10. Dopo, di sabato e nei festivi, invece, di ben 15 minuti per l’intera giornata.

Vero è che il governo nazionale sta riducendo i fondi per il servizio, il che è un paradosso, considerando i contestuali finanziamenti per la realizzazione dell’infrastruttura, ma è anche vero che occorre adottare tutti gli accorgimenti possibili per migliorare il livello di servizio già con le attuali risorse.

La mobilità sostenibile non può essere solo una virtuosa scelta etica del cittadino, deve anche essere sopportata dalla qualità e convenienza del servizio offerto e ogni sforzo dev’essere profuso in tal senso.

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